Il tracciato grafomotorio non è solo inchiostro lasciato sulla pagina, ma una traccia che racconta, comunica la persona a cui appartiene e saperla osservare aiuta a incontrare la sua dimensione umana, con i suoi punti di forza e di debolezza: non ci vuole molto a capire l’importanza di questa possibilità nel settore educativo e formativo.
Il lavoro della dott.ssa Guaitoli, partendo da precisazioni relative agli elementi grafologici, affronta temi quali narcisismo e autostima, ansia e ricerca, adattamento e affettività, identità, sviluppo cognitivo, offrendo non solo un’interessante documentazione grafologica, con numerosi esempi, ma anche spunti di riflessione che non concludono l’argomento, ma pongono domande aperte, da sviluppare.
Da auspicare che il lavoro possa incentivare collaborazioni interdisciplinari e rinforzare nel mondo grafologico la motivazione a non adagiarsi su prassi che fanno capo ad un’ortodossia chiusa, ma ad impegnarsi per allargare la visione con cui ‘accogliere la fatica di chi cresce’. (Isabella Zucchi)